Pochi siti archeologici offrono un rapporto così intimo con il mondo, oggi Pompei è diventata non soltanto una meta tra le più ambite al mondo, ma anche un luogo dove si fa ricerca e si sperimentano nuove tecnologie.
Nata nel IX secolo a.C., è stata completamente sepolta dall’eruzione del Vesuvio nell’agosto del 79 d.C. Riportata alla luce nel 1748, è stata inserita nell’albo dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997 insieme a Ercolano e Oplontis.
La maggior parte dei reperti ritrovati include affreschi, mosaici, statue e suppellettili di vario genere che oggi sono conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. I ritrovamenti hanno permesso di comprendere meglio le abitudini alimentari, i costumi e le tradizioni di oltre duemila anni fa.
L’anfiteatro di Pompei è il più antico anfiteatro romano del mondo. Poteva ospitare fino a 20.000 spettatori.
Gli spettacoli prevedevano combattimenti tra uomini e animali, oppure tra uomini e uomini. In occasione degli spettacoli, intorno all’anfiteatro si svolgeva un mercato e i venditori, con il permesso dei magistrati ,potevano addirittura utilizzare gli archi della struttura esterna come botteghe.
La Penisola Sorrentina rappresenta un ottimo punto di partenza per visitare Pompei ed Ercolano.
Nonostante siano passati oltre due secoli da allora, gli scavi archeologici proseguono, si stima che solo due terzi dell’antica città siano stati portati alla luce e circa un terzo sia visibile al pubblico.
A Pompei due passi separano la vita antica dalla vita moderna, si ha la preziosa possibilità di passeggiare tra il sacro e il profano,in un continuo dialogo con l’umanità.
Cosa fare a Pompei
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